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Budino dei due mondi, anzi tre



Tornata dal Messico, a fine agosto, ho provato a scrivere le ricette che Chavela, Victorina e le sue sorelle mi hanno mostrato con amore e pazienza, ma non riesco a farlo. Adoro quei sapori, ho anche provato a riprodurli con discreto successo, ma non riesco a pubblicare le preparazioni e non perché ne sia gelosa, piuttosto per una sorta di pudore che mi impedisce di diffondere le foto che ho scattato, le parole che ho ascoltato e le emozioni che hanno risuonato dentro di me. E pensare che il registratore era sempre lì sul tavolo e il telefono sempre in mano a fare foto e video per non perdermi nemmeno un sospiro, un'espressione, un modo di dire, una parola in ombeayüts*. Per ora tutti questi dati restano custoditi nelle varie memorie esterne, i ricordi invece li ho in parte condivisi, come pure alcuni sapori, ma con voce sussurrante e vibrante, non riproducibile attraverso uno schermo stampato, forse un corsivo potrebbe aiutare... Dunque non è questo il luogo adatto!

Quindi?

Quindi ho deciso di fare una sintesi di un viaggio che è iniziato a Londra, nel mese di maggio del 2016 ed è continuato in Messico, in particolare nello stato di Oaxaca, a luglio e agosto 2016.

E' nato così, ieri, per caso, il "budino dei due mondi, anzi tre"...

A Londra ho assaggiato delle magnifiche barrette energetiche a base di anacardi e datteri, scoprendo che il dattero può essere utilizzato come dolcificante in moltissime preparazioni: è un frutto dolcissimo dal sapore e dalla consistenza versatile; si presta come base di diverse ricette, gratificando anche il palato più conservatore.

A Oaxaca ho scoperto quanto mi piace la cioccolata, la buona cioccolata, meglio se al 100%, quanta ne ho mangiata laggiù e quanta me ne continuo a mangiare qua! Non so come farò quando finirò le scorte.... (intanto grazie Flavia per aver rimpinguato la nostra dispensa, stavamo già in crisi di astinenza!)

L'agar agar viene da molto lontano, da mondi a me totalmente altri, pare che sia originaria del Giappone, è un'alga insapore che sciolta ad alte temperature ha il potere di gelificare il prodotto una volta raffreddato.


Ecco qua che, insieme alle spezie - parte integrante della ricetta - abbiamo percorso buona parte del globo terrestre.


Ingredienti:

300 ml latte di mandorla senza zucchero (io l'ho fatto partendo dalle mandorle*)

50 gr. di cioccolato al 100%

60 gr. di datteri

mix di spezie in polvere, oppure cannella, oppure vaniglia q.b.

2 gr. di agar agar

un cucchiaino di cacao magico della bruja (assolutamente non replicabile), si può sostituire con del cacao dolce alla cannella, ma non sarà per niente la stessa cosa.


Preparazione:

Frullare i datteri con parte del latte di mandorle. Mettere sul fuoco il resto del latte di mandorle con il cioccolato a pezzetti, il cacao magico, le spezie e l'agar agar, mescolare e portare a bollore. Lasciar bollire per un paio di minuti, aggiungere la crema di datteri frullati e spegnere. Versare negli stampi, lasciare freddare e porre in frigo per qualche ora.


Precauzioni: una volta spento il fuoco, quello che avrete davanti sarà una profumatissima cioccolata calda, anche piacevolmente densa, eccola sopra i vostri occhi... sta a voi resistere!

Chiudo sempre i miei post con dei ringraziamenti: oggi i miei ringraziamenti vanno soprattutto alle donne e in particolar modo alle donne Ikoots, custodi magiche di tanti e saporiti saperi. Non si offenderà per questo il mio aiutante magico, spero!

* l'ombeayüts è una lingua indigena parlata nel Messico del sud.

** il latte di mandorle si ottiene con 250/300 gr. di mandorle e 1l di acqua: mettere in ammollo per una notte circa le mandorle, la mattina dopo frullarle aggiungendo a poco a poco l'acqua e poi filtrare il prodotto ottenuto con un colino. Seccando la parte solida otterremo inoltre la farina. Latte ottimo, farina un po' meno, com'è facilmente intuibile.

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